La nuova chiesa di papa Francesco (Fanucci Narrativa) (Italian Edition)

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Un grazioso contorno di fronde, di frutta, e di fiori, che imitano ben la natura, e che sono di un getto maraviglioso divide in quattro quadrature ciascuna imposta. Vengono in esse rappresentati varj Misterj della Madonna; le figure ben atteggiate, e di bei panni vestite sono, ed alcune quasi dal piano si distaccano. Nelle divisioni dell' ornato gli emblemi relativi sono espressi. In fine diversi geroglifici colle epigrafi relative sono negli angoli collocati.

Le due Porte laterali alte braccia otto, e mezzo, e larghe quattro, e due terzi [p. Quegli della sinistra porta dimostrano varie istorie del Nazzareno incominciando dalla Nascita di lui, e dall' offerta dei tre Magi. Sono col solito ordine scompartiti i respettivi geroglifici. Negli angoli sono otto simulacri di Santi dintornati con vivezza nelle parti risaltate. Tutte le prefate storie si trovano minutamente descritte nell'Opera del Can. Martini con i respettivi rami condotti col disegno dei due fratelli Melani di Pisa. Primieramente ne fece il disegno il fiammingo Scultore, ed Architetto Gio.

Orazio Mochi della scuola di Giovanni Caccini: Domenico Portigiani dell' Ordine dei Predicatori. Se questi venne in fama di abile Professore nel fondere il bronzo , lo dimostra il difficile, e gran lavoro, di cui egli coll' ajuto di un certo [p. Il lavoro per altro non fu perfezionato da lui, che morte gli sopragiunse, ma da un certo Zanobi suo nipote, ed ajuto.

Tutte le surriferite memorie sono nell' archivio del Capitolo inserite nel codice Lett. Notizia ancor si trae dall'indicato fonte, che M. Raffaello di Pagno o Pagni pisano Ne ebbe la soprintendenza in compagnia di Gio. Bologna , e che l' uno, e l' altro furono anche giudici, e revisori. Non ometto l' importante memoria scritta dal Baldinucci ella vita di Gregorio Pagani fiorentino scolare di Santi di Tito. Questi dic' egli universalissimo in tutte le arti, che provengono dal disegno dette particolarmente sicure prove [p. Tanta onorevol memoria al Regio Mecenate, e benemerito delle Arti fu con molta ragione a caratteri di bronzo impressa nelle due cartelle che ornano superiormente la porta maggiore, e nei quattro scudi, che sono nel rovescio della medesima.

Il Canonico Roncioni allora vivente racconta l' infortunio accaduto per trascuraggine di un capo maestro stagnajo M. Rimasero distrutte allora le antiche porte, la maggiore delle quali fu [p. Per dimostrare quanto uno mal possa fidarsi degli scrittori di viaggi, osserveremo che Mons. Cochin nel tomo secondo Voyage d'Italie.

A Paris parlando di Pisa, scrisse: Les Portes en sont de bronze a bas reliefs, mais presque tous mauvais, et demi-gotiques; ils sont de Bonanne. Giovanni Villani dice che tornata l' oste de' Pisani dal conquisto di Majorica renderon grazie ai Fiorentini, e domandarongli qual segnale del conquisto volessero, o le Porte di metallo, o le colonne di porfido, che avevano recate, e tratte di Majorica. Le Pitture a mosaico nelle lunette sulle porte laterali vengono attribuite dalla tradizione a un certo Filippo di Lorenzo Paladini.

Nel soffitto dell' arco della porta destra per chi osserva sono scompartiti tre ritratti parimente a mosaico. Non volendosi interpretare a caso quello sotto posto agli altri con un berretto nero avente nelle pieghe una striscia di carta bianca, [p. Lasciate per ora altre meritevoli osservazioni riguardo all' esterno, imprendiamo a descrivere l' intera parte di questa Basilica.

Tutte le colonne sono , settanta sono quelle, che si alzano dal piano a reggere le arcate della gran macchina. Seppure il componitor dell' iscrizione non volle qui forse indicare, che offesa la nave in qualche porto; e pel grave peso affondatasi, [p.

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Sul proposito dell' indicata opinione scrisse il Vasari nel suo Proemio, che fu questo Tempio ornato dai Pisani d' infinite spoglie condotte per mare, essendo eglino nel colmo di loro grandezza, da ben lontanissimi luoghi. Inoltre si legge nel nostro pisano [p.

Dicesi in fatti che varj membri architettonici di greco marmo scavati sotto il monte Aventino sulla spiaggia del Tevere, dove era il Porto, fossero lavorati in estero paese, e trasportati a Roma per servizio delle fabbriche rimaste imperfette per il devastamento dei Barbari. Giovanni di Firenze, ed in parte la gran Rotonda di Roma. Fra i pregiatissimi graniti orientali sono di bella sorte la maggior parte delle colonne, che reggono le due navate poste sulla sinistra di chi entra per la regia porta.

Di granito bigio orientale sono altre colonne, e quasi tutte quelle dell' ordine che resta sulla sinistra verso la Cappella di S. Fra le 14 colonne di marmo alcuno sono di misto di Seravezza, quattro di bardiglio, una di cipollino, ed altre sono vagamente brecciate; fra queste il Targioni ne trova alcune di marmo numidico, o sia breccia affricana. I capitelli son tutti di scultura, o corintj, o compositi. Alcuni modani di scultura son per eleganza pregevoli.

Per la Basilica di S. Costanza presso quella di S. Agnese, detta volgarmente il Tempio di Bacco; ed ivi dimostrando le basi, e i capitelli ineguali fra loro convince di errore il Ciampini Il quale intende, dalla proporzione delle parti specialmente di provare, che fosse anticamente quella Chiesa un Tempio di Bacco.

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Un tal costume fu ancora fuori d' Italia. Per esempio la Cattedrale di Cordova, anticamente Tempio di Giano, quindi Moschea presso i Mori, fu ornata ne' tempi barbari dopo l' irruzione dei Longobardi, e degli Arabi di quel gran numero di colonne la maggior parte milliare. Inutil cosa non sembra di passare ad accennare che dopo il mentovato incendio di questo Tempio per opera in ispecie di Cosimo Cioli Intagliator fiorentino si fecero nell' anno Veglia nel medesimo la notizia, che nel cambiamento di alcune colonne, nel quattro grossissime furono condotte dall' Isola del Giglio per la navata di mezzo; che Andrea Sandrini, e Pasquino Parducci si obbligarono di mutare otto colonne nella gran nave suddetta; e che le altre quattro vennero dall' Isola dell' Elba per la somma di scudi Le notizie stesse vengono confermate dal codice A queste notizie quella si aggiunga ce Raffaello Roncioni coetaneo scrittore asserisce che le principali colonne soffersero il danno del fuoco, fralle quali sette di granito orientale tenevano il primo luogo.

Ha il suo gran pregio il vasto pavimento di tutto il Tempio. Le navi laterali sono con volte, ornamento stabile; e decoroso di un Tempio; Son condotte di sesto acuto conforme voltano gli archi, uso che ne' due secoli posteriori fu generalmente praticato. Un tal ordine poi fu praticato sovente nelle antiche principali Chiese, dove la costruzione, e il comodo de' portici superiori lo ricercava. Vedesi tutto a colonne nel Tempio illustre di S. Comparisce in oltre in S.

Marco di Venezia, e nel S. Giovanni di Firenze, dove tal quale, e con ornamento simile ricorre sul primo elegante colonnato. Son' elleno di fatti la bella vista della grandiosa fabbrica, che in diversi punti grata si mostra, le pitture a fresco del Coro, i bassi rilievi antichi [p. Le altre due, meridionale, e settentrionale occupate restano dalla comunicazione delle descritte logge.

Misura della crociata trasversale: Le mura, che lateralmente chiudono l'edifizio sono scompartite da dodici pregevoli Altari, che corrispondono ad ogni terzo intercolonnio. Fra un Altare, e l'altro sono pilastri incastrati dirincontro alle colonne con i capitelli composti, e colla cornice, che fa il giro di tutto il Tempio. Questo spartimento, che maggior vaghezza otteneva dalla migliore scelta del marmo venato di Carrara, fu fatto sull'idea nobile in gran parte eseguita di vestir riccamente i vacui, che ne risultano, di pitture a olio sulla tela prodotte da valorosi pennelli, come andremo divisando in appresso.

Qual decoro resulterebbe proprissimo dell'arte se gli accennati pilastri dassero contezza delle basi di loro, e se ricorresse intorno un qualche sodo marmoreo imbasamento piuttosto, [p. I nominati Altari son tutti di un bel marmo lunense. Furono rinnovati dopo l'an. Dalla regia porta sulla destra volgendo si presentano due depositi 1.

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La nuova chiesa di papa Francesco (Fanucci Narrativa) and over 2 million other books are La nuova chiesa di papa Francesco (Italian) Paperback – 21 Mar by J. M. Kindle Edition from £ 1 Used from £ 4 New from £ Schede delle chiese di Roma: pp‑ del Capitolo 1 della Parte Seconda del Francesca romana che fino dal principio del secolo VIII esisteva col nome di s. . opera di Alessandro III circa il quando, come si disse, il papa consacrò di nuovo quella chiesa. Ecco nella più genuina forma la narrazione suddetta.

Negl'intagli de' marmi comincia a comparire il buon gusto del nominato Scultore da Pietrasanta. Comparisce in essa il robusto colorito lombardo: Il primo degli spartimenti da noi poc'anzi divisati ci offre una gran tela da Antonio Cavallucci colorata. Tali prerogative apparendo non false, e molto superiori ad alcune parti poco felici, ed a qualche [p. Il contiguo spazio fu ricoperto sullo spirar del di simil tela che Domenico Corvi accreditato Pittore della scuola di Francesco Mancini poco innanzi all'estremo suo giorno in Roma condusse.

Se nell'altra edizione l' altrui sentimento esporre dovemmo, or presente l'oggetto diremo, che la figura di S. Ubaldesca ha conveniente attitudine, buon garbo di panneggiamenti, ed espressione, ma non rara ai giorni nostri. Tutto il dipinto trattato col lume di notte risquota dal conoscitore di tal modo di dipingere le adeguate riflessioni. Il conoscitore esperto, che abbia molte belle opere di lui osservate mi si conceda di rammentar quella in lavagna unico quadro originale frai grandi in S.

Questo nella grazia, e nelle pastose tinte dei tre putti viene abbastanza indicato; e la testa del S. Tommaso per viva si distingue. Si rende notabile la figura in atto di scrivere, che riceve il lume opposto a quello del quadro. Ne fu il dipintore Gio. Domenico Ferretti di Firenze, che ha fiorito in questo secolo, e che fu scolare di Gio. Giuseppe dal Sole bolognese. Questo soprannatural prodigio [p. In fatti il gruppo della femmina voltata in ischiena, e del grazioso e ben atteggiato putto situato nelle prime linee del quadro in una massa di ombre, allontana mirabilmente gli alti oggetti.

Queste, ed altre ordinate parti spiegano bastantemente il genio felice dell'Autore Go. Battista Tempesti pisano, a cui debbo saper grado di quel poco che negli anni miei giovanili appresi nella difficil arte del disegno Nell'ara appresso un'opera di pittura in tavola porta speciale attenzione come derivante [p. Ai fianchi del trono son situati due fanciulli bene intesi, e di forme semplici, e molli, che uno ha la figura d'Angelo, l'altro di S. Francesco e di S. Bartolommeo; quella di S. A questa ascriver volentieri potrebbesi la figura del S. Giorgio Vasari scolare del medesimo Andrea ne somministra l'istoria nella vita del Sogliani in questi termini.

Soppressa una tal Chiesa nell'anno Pietro Gambacorti pisano in atto di supplicare Urbano VI. Nella gran tela dell'altro reparto Francesco Mancini di S. Ne segue l'Altare detto de' SS. Martiri Gamaliele, Nicodemo, ed Abibone, i corpi dei quali giacciono nell'urna di marmo, come accenna l'inscrizione quivi scolpita. Questo prezioso dono del Patriarca [p. Paolo Tronci riporta l'inscrizione hoc in Sarcophago ec. Porgono gli scritti maggiori prove, che quest'Altare fosse eretto col disegno del sempre celebre Scultore Michelangiol Buonarroti.

Alla mancanza del gusto dell'architettonica [p. Lavoro di greca mano esperta potrebbe egli agevolmente sembrare, se le contemporanee memorie, e le tempre di esso chiare per la cognizione e pel confronto non ci assicurassero, che fu mirabilmente condotto dal rammentato Stagi da Pietrasanta. Non men ch'il Civitali, che per un certo istrumento poc'anzi nominar dovemmo, e che nella statuaria ben esperto nelle Cattedrali di Genova, e di Lucca per noi si distinse, niuno dei moderni pareggia il nostro scultore nei capitelli, nelle cornici, e nelle fregiature.

Le prime figure, che facesse di marmo Bartolommeo Ammannati furono nel Duomo di Pisa a una sepoltura di corpi Santi, un Dio Padre con alcuni Angeli di mezzo rilievo. Nel piedistallo sinistro per chi osserva sta scritto: Ella viene attribuita a Gio. Antonio Sogliani accreditato Pittore fiorentino, ed imitator felice delle opere del gran Maestro dell' Arte F. La figura di S. Pietro, il tinto di alcuni panni, ed altri pochi attributi ne indicano lo stile.

E se il Vasari , e Raffael Borghini contemporanei parlando di questa tavola nella vita di Pierino non dichiarano, che fosse cominciata da lui, ci assicurano per altro, che gli fu commessa dall'Operajo, come [p. Conchiudasi finalmente, che la nostra tavola mostrando la mano di due bravi artefici Pierino del Vaga , e Gio. Antonio Sogliani tiene un rango molto distinto, e lascia dietro di se quasi tutte le altre, che adornano gli Altari di questo Tempio. Ella fu tenuta giustamente in pregio anche dal Gran-Duca Cosimo. Anche all' ara presente il decoro degl'intagli non manca, e nemmen l'indizio in essi del prelodato stile dello Stagi.

Per lo che fece Pierino il disegno, dove in bell'ordine divisava le cappelle con graziosi compartimenti di stucchi, di grottesche, di serie di putti, e di varie istorie di Santi. Barbera come il primo ultimato dallo Scultore di Pietrasanta fece i cartoni per quella facciata, dove fra bellissimi ornamenti aveva divisato la storia di S. Tornato Pierino da Genova, prese sdegno talmente della [p. La tanto furiosa determinazione di lui molto concorre a confermare l' allegata opinione sulla prelodata dipintura. Lodevol fia mai [p. Pietro di Roma, la cui fama per ogni dove trascorre.

Quattro tele dentro i divisati compartimenti di marmo vestono lateralmente le pareti di questa parte di crociata. Cosi del Voglia adorno di profonde cognizioni legali, e d'animo generoso, e pio, che nell'an. Il primo che si presenta ha per soggetto cosa soprannaturale operata da S. Ranieri pisano Protettore della Patria. Fu dipinto da Domenico Muratori bolognese in Roma nell'an. Una tal'opera da lui trattata col maggior'impegno tiene al parer [p.

Ben intese sono le parti nude dei poveri, fralle quali la bella accademia nel carro si distingue. Forma il piacer degli occhi il seguente bellissimo quadro escito da' floridi pennelli di Benedetto Luti fiorentino scolare di Domenico Gabbiani, e nudrito in Roma in grembo alle opere de' greci artefici. Ella rappresenta il vestimento di S. Vedasi qual si presenta il Santo Giovine sciolto il crine a' piedi del Sacerdote; e come all'aria del volto la gentilezza dell'animo, e dello spiritual raccoglimento palesa. Ricca degl'indicati requisiti, tutti difficili nell'Arte della Pittura vien meritamente giudicata l'esemplare di Benedetto Luti, e quella che porta [p.

Ne fece il nobil disegno Lino Senese , Architetto, e Scultore. Questi come uno dei migliori scolari dell'accreditato artefice Giovanni pisano venendo impiegato in quei tempi nelle cose di maggior rilievo fu chiamato a Pisa per architettare questa Cappella dov'esser collocato doveva il corpo del Santo Protettore.

I due fregi sopra le nicchie si distinguono fralle opere d'intaglio. Un gruppo di figure condotte di mezzo rilievo di marmo bianco lunese adorna, il compartimento di mezzo; ed esprimon'esse la Madonna Assunta in Cielo con un ceto di Angioli, e con gli Apostoli al di sotto. Lateralmente dentro le nicchie son situate due grandi statue, che sembrano rappresentar due Profeti. Nella volta son gruppi di putti scolpiti di mezzo rilievo.

Tutti i suddetti lavori di scultura, dopo che altri n'ebbe eseguiti nella cappella di rincontro, fece circa all'an. Tutte le allegate notizie furono da me estratte da' citati codici di questo archivio. Vicino all'Ara sorge dal pavimento un gran piedistallo di granito egizio rosato con conciami di giallo antico, e di quello di Siena, e con bozze di broccatello di Spagna. Passando alle due facce delle minori nevate, che la descritta cappella fiancheggiano, son'elleno adorne di un magnifico lavoro di architettura, ricco d'intagli, e condotto di finissimi marmi bianchi, e di mischi, di giallo antico, e di quello di Siena.

In cartella di marmo replicatamente si leggono i seguenti caratteri:. Alcuni Scrittori appoggiati [p. Ma la miglior maniera, ch'io ne ravvisava mi fe ricorrere al fonte usato; e dal cod. Quivi in oltre si narra, che dall'opera del medesimo Battista furono fatte le due nicchie ch'ornato formano alle due facce laterali della tribuna. Potito, e l'opposta ha di S. Sulla dritta volgendo s'incontrano altri due quadri per ornamento delle pareti. Quest'opera fu l'ultima ch'ei condusse. E' da considerarsi l'atteggiamento della femmina ossessa, che per soverchia angoscia abbandonata si mostra.

Giuseppe dal Sole, espresse nell'anno il miracolo operato [p. Ranieri di restituir la vita ad una morta bambina presentatagli da' proprj genitori. Venuto a morte l'Autore fu colorita la gloria da Lucia Casalina consorte di lui, che apprese l'arte nella medesima scuola. Voltando nel lato superiore della croce un'opera di pittura additeremo nell'ordine [p. L'Operajo Borghi a proprie spese per acquistarsi lode eseguir la fece al Tempesti nel Eccone la memoria sepolcrale:. L'altra iscrizione denota, che nell'anno fu dalla cappella di S.

Ranieri nel presente luogo trasferito. Narra il Tronci All'osservazione [p. La nuda salma per altro dell' Arcivescovo Scherlatti dall'effige di marmo separar si volle, e breve strada facendo nel fianco della piccola porta presso l'Altare di S. Bilivert pittor fiorentino di padre fiamingo. La pasta del colore dovette esser molle, e saporita, pria che dal ripulitore ignorante sfiorata fosse. Gli ornati del moderno Altare son di bei marmi bianchi composti; e le colonne essendo di un bel marmo rosso vagamente mischiato da varj degradati colori, sono additate dai Naturalisti.

L'iscrizione in marmo nel fianco della mensa dichiara, che quando nel furono fatte da una, e dall'altra parte le divisioni pel comodo [p. Il verde antico, il lapislazzuli, ed il broccatello di Spagna lo compongono, e facilmente ne adombrano il gusto. I corniciami, e varj altri membri furono di dorati bronzi propriamente immaginati. Incrostature di persichino di giallo di Siena di polsevera di bardiglio e di brecce di Seravezza la posterior parte ne vestono.

Egli fu eretto nell'anno Non si passi sotto silenzio a questo luogo l'antico altare lavorato in noce. Bologna sovra di esso innalzate. I gradini intagliati in una cappella del Campo Santo furono posti. Giova l'accennare, che su quest'Ara nel giorno del Corpus Domini s'innalza una maestosa macchina degna d'essere osservata per l'architettura eseguita con mirabile effetto, e con dolcezza di tinte da Francesco Melani , e per le figure dipinte da Giuseppe fratello di lui. Lateralmente negli angoli, dove i pilastri sostengono la grande arcata son situate due grosse colonne di porfido rosso orientale sopra non ordinaria base di marmo, alle quali fan corona due stimabilissimi capitelli.

La prima ad osservarsi merita [p. Se si esamina l'artificio delle maschere, degli aggruppati putti, e delle figure del satiro, e di varj animali cavate dal finissimo marmo statuario: Sul medesimo capitello leggiadramente s'innalza una statua in metallo, altra opera degna di somma stima. Un Angelo di belle forme, vestito di sottili, e bene accomodati panni, che sostiene con pronta attitudine un candelabro ella rappresenta. Valerio Cioli Scultore di scudi Serve di accompagnamento nella parte opposta altra colonna del medesimo porfido.

Asserisce il Tronci di aver egli veduta questa colonna fralle altre nella prima loggia della facciata occidentale sopra la porta grande, dove era stata collocata dai Pisani a perpetua memoria dell'ottenuta vittoria nelle Isole Baleari, d'onde l'aveano trasportata insieme con le due colonne che regalarono a' Fiorentini.

Ei fu commesso dal detto Principe [p. Battista Foggini per accompagnamento dell'altro soprallodato. In quest'opera, dice l'elogio nel tomo XI. Fu fatto nell'anno Scrisse ancora l'Aretino, che Domenico avea prima dipinto tutta questa tribuna, in prova di che sotto i quadri presenti ne esistono tuttavia alcune reliquie. I freschi compresi nelle pareti del presbiterio dagli archi fino al soffitto, dove [p. Oltre di che l'errore si fa chiaro mediante l'esame degli arabeschi, e delle figure, alcune delle quali son molto ben condotte nel disegno, e nel colorito, e ben panneggiate. Non sono di spregevol fattura i seggi de'Canonici, e di tutto il coro per gl'intagli, e pe' lavori di tarsia, manifatture introdotte in Toscana a' tempi del Brunellesco, e di Paolo Uccello, come insegna il Vasari.

Da una artificiosa connessione di legni di diversi colori vengono quivi rappresentate figure, fogliami, ed altri ornamenti. Giuliano da Majano , e Giuliano da S. Gallo ingegneri accreditati, ed Architetti fiorentini nel secolo XV. Egli ancor si distinse nei lavori della cattedra nel mezzo della medesima dirimpetto al pulpito situata.

Nelle pareti, che chiudono gli spazj delle due ultime arcate veggionsi due gran quadri di pittura a olio sul muro contenenti due fatti di pisana istoria. Volendo i Pisani nel XVI. Le mestiche di quei tempi di sole terre senza biacca composte, e l' usato stile del Passignano di distendere liquido il colore e di servirsi talvolta per mezza tinta della mestica sono i motivi onde il nostro quadro l'idea del primiero stato appena dimostra, ed onde altre opere di lui negli scuri sono annerite, e guaste.

Non fia discaro ch'io qui brevemente dell'istoria l'idea ne risvegli [p. Tanta Clericorum, Laicorum, nec non et Mulierum multitudo ec. Soddisfatti gli Artefici dell'operato loro ciascun di essi vi pose il suo nome in questa guisa:. Nella dorata fascia, che chiude l'inferior parte dell' uno, e dell'altro quadro son segnati i seguenti caratteri:. Agnese, che per un prodigio dell'Arte si addita, formavano la tavola dell'Altar maggiore della distrutta Chiesa che di detta Santa portava il nome. Fu l'Operajo Coeli, che con molta lode dimostrando amore alle Belle Arti, ottenne nell'anno dal Gran-Duca di ornar viemaggiormente la Primaziale con quelle pregevolissime dipinture.

I due opposti rappresentano in giovenil figura S. Fu verso il che ebbe mano principalmente in questo musaico F. Jacopo da Torrita dello stato senese, chiamato in Siena maestro Mino Francescano uno dei migliori Musaicisti dopo il risorgimento dell'Arte italiana; lo conferma il P. Marco di Venezia, che ci conserva la storia dell'Arte musaica. Alcune parti terminate nell'anno da Vicino Pittor pisano, che era stato scolare del [p. Le memorie ch' altri Pittori, e Cimabue fra questi avesser mano nella divisata opera di musaico, la dobbiamo all'erudito Professore Sig.

Queste con altre da citarsi a suo luogo egli trasse di recente da certi vecchi libri dell'opera del Duomo, che incogniti, e nascosti tenne ai profani l'Operajo in quel [p. Finalmente in me fu costante il pensiero non discosto dalla verosimiglianza, che i prelodati Pisani per l'indicato premuroso oggetto non indugiassero al , ma incitati dagli esempj veneti, romani, e fiorentini molto innanzi ideato avessero di dare incominciamento alla grand'opera [p. Ne ricusammo di credere, che seguendo essi lo stile usato, ai Professori di tal'arte ch'avean nome in quei giorni si rivolgessero invitando il nominato F.

Jacopo da Turrita musaicista del S. Giovanni di Firenze, e di quello di Roma, e Gaddo Gaddi ambedue in quell'epoca celebrati. Ma per far conto delle enunciate memorie, intanto gratamente mi si conceda di osservare, che la circostanza della deputazione fatta nel come dal documento XXIV. Ma ch' ei con Francesco da Pisa maestri fossero di somma riputazione in quell'opera musaica, di mala voglia [p.

Il Dante, e Piero suo figlio primo commentatore della commedia vider di Cimabue le opere di pittura, e non mai di musaico. Questo Cimabue fu un dipintore, e ebbe gran nome nell'arte del dipingere. Jacopo, ed al Gaddi sembra facile a opinare: Potrebbesi ancora non male a proposito sospettare che alcuno dei tanti Pittori, Vittorio, Lapo, Duccio ec. Anzi concedasi pur quanto piace, che i musaicisti volgarmente fossero nominati pittori, ma non che tutti i pittori potessero esser musaicisti oltre che il termine musaico, nome forse arabo a quell'operajo, non vi si legge mai, trovo sul fine del libro Franciscus pictor Magiestatis p.

Magri pictores opa magiestatis majoris eccle. Giuseppe Branchi professore della pisana Accademia, che era vernice di vetro ridotto in polvere impalpabile, e di soluzione di gomma o d'altro liquido [p. Finalmente prima di chiudere un tale argomento si rinnuovino le dovute lodi al nostro Vicino pittore, e musaicista pisano per attestato del Vasari in ispecie. Questi condotti a Pisa furono [p.

Onde Sebastiano della Seta, che vedeva di esser servito presto, e bene, gli fece fare dopo questi la Tavola d'una delle Cappelle del Duomo , che fu una di quelle, che perirono nell'incendio. La Tavola dove sono rappresentati i figli di Aronne Nadab, ed Abiu consunti dalle fiamme, e quinta da questo lato viene attribuita dal Martini, e da qualche suo copista al medesimo Mecherino. Io non oso asserirlo, facendomi forza in contrario la maniera totalmente diversa, ed il gusto riflesso, che i precitati Scrittori coevi precisamente accennano i [p. La Tavola di mezzo, che rappresenta la Deposizione di N.

Di questo quadro parlando il Vasari suo contemporaneo, e di quello del Sacrificio di Abramo, che viene in seguito scrisse: Antonio quando volle, dipinse con qualche stima; e Siena lo dimostra nella Tavola della Chiesa di S. Attesta il Vasari Che la fece il Tribolo invitato dallo Stagi mentre lavorava le due colonne coi capitelli di quest'ornato, e che la condusse con sommo finimento nei sottili panni, e [p. Pertanto nell'anno fu supplito alla mancanza del detto Silvio Cosini , il quale, ad dir dell'Aretino fece un Angiolo tanto simile a quello del Tribolo, che sembra fatto dalla medesima mano I due quadretti posti lateralmente sopra le due porticciole, che conducono al terrazzino, sono attribuiti dalla tradizione a Clemente Bocciardi , detto il Clementone genovese, scolare di Bernardino Strozzi il famoso Cappuccino, compagno in Roma del Castiglione, ed in Firenze di Jacopo da Empoli.

Succedono due opere stimate del nominato Antonio Sogliani. Quivi il Sogliano [p.

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Fu eseguito nell'anno da Ventura Salimbeni senese, figlio, e discepolo di Arcangelo, e fratello uterino del celebre Francesco Vanni, [p. Questo dipinto pennelleggiato con buon gusto, e facile, sembra, che aspiri a quella tanto desiderata, e rara unione di aggiustati dintorni, e del buon colorito, che ci rappresenta il bello delle cose. Le figure han dolci arie nelle teste, e si vestono di panni ben cangiati, e mossi con aggiustate pieghe.

Danno compimento a questo primo ordine gli altri due Evangelisti di Domenico Beccafumi. Viene dai pennelli di Rutilio Manetti altro senese ingegno, scolare di Francesco Vanni. Ne riscosse la mercede di cento scudi, essendo Operajo Curzio Ceoli nell'anno Il Baldinucci nell'elogio di lui scrisse: Nel dipinse la tavola, che fu posta fra altre di altri celebri artefici nella tribuna del Duomo di Pisa.

Fu fatto in Roma nell'anno come apparisce in alcuni mss. Questa sua pittura conserva una maniera grandiosa, e soda, un tingere d'impasto forte, e quella quieta unione, che tanto piacque ad Annibal Carracci. Vive, e pronte sono le attitudini: Di questa erudita opera del Riminaldi ebbe tanta stima il Principe Ferdinando di Toscana, che nell'anno volle, che ella adornasse le sue regie stanze, facendo qui porre una copia di mano di Pier Dandini. Antonio Billivert , eseguito nell'an. Se si esaminano le tre bellissime figure, elleno son ben aggruppate insieme, e vi trionfa l'espressione.

Dopo di essa s'incontra un'opera di distinta bellezza con due sole figure: Giuditta colla testa di Oloferne nella sinistra mano, e la vecchie serva posta indietro. Attesta il Baldinucci nella vita di lui, che la maniera del Vannini nato nel Battista Vanni da Pisa Pittore, Architetto, e intagliatore di rame, della scuola di Cristofano Allori, e studioso delle opere del Correggio, come asserisce l'Orlandi. Con tal notizia concorderebbe qualche ms.

I santi Pisani effigiati nel quadro furono coloriti nell'anno da Francesco Curradi fiorentino. In qual modo fosse egli sepolto in Pisa nella Cattedrale eccone in breve l'istoria, che vien descritta estesamente dal Muratori Dal Tronci da Gio. Bernardo Marangoni, e che fu da me accennata nella prima parte di questo volume.

Nella tribuna dell'Altar maggiore: Colle stesse divise vedesi intagliata la sopravveste Reale della statua di marmo giacente sull'urna. Due sono gli epitaffi sovrapposti. Imperatore, ed Eleonora sua moglie. Non essendomi stato possibile riscontrarne i caratteri per l'indicato motivo, quelli espongo pubblicati dal Tronci che riporta anche il primo epitaffio, ma non troppo fedelmente. La Pittura fu eseguita in Roma da Giacinto Corrado napoletano, scolare di Solimene, che ha fiorito nel secolo scaduto. Il candido lunense, il giallo di Siena, il diaspro di Sicilia, e il verde di Seravezza sono i marmi, che dagli altri si distinguono.

Fu fatto fatto erigere dal Cardinale Ranieri d'Elci in segno di gratitudine e di affetto verso l'Arcivescovo amatissimo zio di lui circa a Mattei nella sua storia pisana. Nel tabernacolo si conserva l'immagine di un Crocifisso scolpito in legno, sotto la quale volle esser sepolto il prefato Arcivescovo.

Fra queste sono da annoverarsi la Circoncisione del Nazzareno, che per ordine ci si presenta, e la contigua Pittura che l'adorazione de' Re Magi dimostra. Due magnifiche decorazioni di architettonica struttura la tribuna fiancheggiano, e fregiano le fronti delle minori navi. La prima di queste, che si offre allo sguardo oltre la buona scelta de' marmi ha il pregio del sopraffino intaglio, onde sono arricchiti i capitelli, i fregi, e le modanature. Crestina, e fu scolpita in marmo dal Chiarissimo Fancelli da Settignano discepolo di Gio.

Caccini, e Scultore di qualche estimazione di quei tempi, come ne fa testimonianza il Baldinucci. In oltre ci rese chiara l'epoca del suo lavoro scrivendo nello zoccolo, su di cui ella posa. Tanto in questa, quanto nell'altra facciata le cartelle, che ornano i piedistalli portano scolpiti i seguenti caratteri:.

Passando ad osservar l'Ara, che fuori della tribuna s'innalza, degni d'osservazione sono il superbo ciborio di argento soda da tre Angioli nobilmente sorretto, ed i bassi rilievi de' gradini parimente di argento, che esprimono varj misterj del Redentore. Battista Foggini ne fu l'Architetto, e fu esecutore esperto del disegno di lui Sebastiano Tamburini pisano l'anno Gran-Duca di Toscana nell'anno ; ch'erano operaj M.

Antonio Veronesi, e di poi Giulio Gaetani; e che i nominati maestri ne furono gli artefici. Indicano i ricordi della Primaziale, che ascese la spesa a scudi Nelle nicchie laterali son collocati due grandi simulacri alti quattro braccia, la Madonna, e l'Angelo, che l'annunzia. Il Dio Padre, e gruppi di angelici putti sono scompartiti nella volta.

Negli angoli dell'arcata son due figure di mezzo rilievo. Francesco Moschino Architetto, e Scultore condusse le predette opere, come accennai altre sue descrivendone nell'opposta cappella. Il lavoro di musaico entro la nicchia sovrapposta al frontone fu eseguito da Gaddo Gaddi , e da Vicino pisano. Rappresenta la Vergine annunziata dall'Angelo. La marmorea fronte dell'altra minor navata rinnova la piacevole osservazione degl'intagli.

La grande statua situata entro la nicchia fu condotta dall'istesso Fancelli. Stradano, e Jacopo Ligozzi furono destinati dall'Operajo a farne la stima, che fu di scudi l'uno, non compresa la tela, e l'azzurro oltremarino. L'Altare, che s' incontra ha una tavola del medesimo Aurelio Lomi. Se manca di pittoresco fuoco ella ha il pregio di una felice espressione del Redentore, che in grave atteggiamento si accinge a guarire il cieco nato.

Il cieco medesimo genuflesso dimostra in volto la fiducia, e il desiderio insieme della sospirata luce. Primeggiano gli andamenti delle pieghe, e la morbidezza dell'impasto, forse soverchia ne' dintorni. Le cornici, ed altri membri architettonici dell'Altare mostrano eleganti sculture attribuite al solito Stagi. Nella gran navata ritornando, il primo Altare detto di S. Guido si fa degno di osservazione per altri meno eccellenti lavori del detto maestro, e per esser egli decorato di due superbe colonne, tutte di un solo pezzo di bellissimo verde antico.

Ne fa menzione, commendandolo il Cesalpino; ed il P. Agostino del Riccio, verde d'Egitto lo denomina. Lino Senese fu lo scultore della tavola di basso rilievo di marmo statuario: Guido pisano oggi conserva. Seguitando l'ordine de' quadri grandi dipinti a olio: Attesa la morte [p. Volendosi renderla compita fu bene scelto a tal' uopo il Tempesti, come pittore esperto dell'arte, e come scolare del medesimo Costanzi.

In altra gran tela s'incontra un pittoresco lavoro trattato con ispirito da Gio. Battista Cignaroli veronese, che visse nel secolo passato. Dice l'istoria che un impetuoso flutto gliela togliesse di mano, mentre sul lido, ove il martirio di detto Santo accadde, implorava la bramata pioggia. Con freschissime tinte di soda carne sono pennelleggiati i due putti: Questa maniera di tinger vigoroso, e saporito fu portata al maggior segno da' veneti rinomati Pittori, l'ultimo de' quali fu dichiarato il nostro Cignaroli da Raffaello Mengs nei suoi scritti.

Opus Venturae Salimbeni Sen. I membri d'architettura ben'intesi, e meglio intagliati nel marmo il solito commendato stile rimembrano. Nello spazio contiguo una gran tela vedesi che Lorenzo Pecheux di Lione in Torino dipinse nell'anno , come chiaramente in una cartella si legge. Quivi l'Autore con ogni suo studio espresse il battesimo di Lamberto figlio de Re Nazaradeolo; [p.

Riceve Lamberto devotamente le acque battesimali dal B. Domenico Vernagalli pisano dell'ordine camaldolese. La tela del seguente Altare infelicemente ritoccata, come fan testo gli occhi del S. Or godiamo di ammirare nel gran reparto una bell'opera de' nostri giorni. Nell' ultima tavola d' altare furono effigiati varj Santi sotto il martirio per mano di Gio. Battista Paggi pittore assai riguardevole frai genovesi ingegni. Nell' altro spazio ebbe l' onor della tomba l'Arcivescovo di Pisa Giuliano dei Medici, il quale di distinse per tante opere sue lodevoli, e per le premurose cure verso i Pisani specialmente in tempo del contagio.

In fronte di un sasso nel marmoreo [p. Patrono suo beneficientissimo Ant. Franciscuc Bigazzius hujus Templi Canonicus grati animi. Sulle due porte laterali sono in marmo impresse due inscrizioni, una delle quali indica la morte di Gregorio VIII. Avendo molto a cuore Gregorio S. Ebbe solenni esequie, e l'onor del sepolcro nella Cappella dell'Incoronata di questa Cattedrale. Un tal monumento ch'era tutto ornato di [p. Per quel che riguarda l'altro glorioso monumento dell'elezione di Clemente III. Essi rappresentano varj misteri del Redentore; e riguardo [p. Nei ricordi della stessa Basilica si trova la mutazione di esso seguita dopo l' incendio, e che l'Operajo Ceoli diresse il lavoro dell'indicata ringhiera.

I due Angioli maggiori del naturale situati sulle testate del corridojo intagliati furono in legno nell'anno da Domenico Riminaldi bravissimo Artefice in simil genere, come attesta il Baldinucci L'intaglio dorato del Santuario per la notizia, che abbiamo da anonimo Scrittore di quel tempo fu fatto da un certo Girolamo Tacca nell'anno ; e se il prefato [p. I Quadri a olio scompartiti nelle quattro dorate imposte ad Aurelio Lomi si attribuiscono.

Il medesimo Francesco Cecchi , questa magnifica decorazione di architettura nell'an. Nel fianco de' piedistalli si legge duplicatamente:.

Voltando per la navata di mezzo, le due pile per l'acqua Santa furono fatte nell'anno di un bel marmo misto, denominato persichino dal Targioni, e da altri marmo di Campiglia, o misto rosso. I due Simulacri in bronzo di buon segno, e bene atteggiati, che sorgono nel mezzo di esse, secondo la memoria vegliante [p.

La sua pianta non poteva occupar minor luogo per non togliere l' essenzial bellezza del fusto della colonna. Posano ambedue sul dorso di due leoni di marmo bianco geroglifico tanto usato negli ornamenti degli antichi edificj , che sotto gli artigli in servitude astringono due cavalli. Sotto l' istesso Operajo Ceoli fu innalzato questo nuovo pergamo nell'an. La vicinanza de' primi due pilastri grandi isolati, che sostengono la cupola, rinnova il piacere di osservare altre Pitture di rinomati Artefici, che da ricchi dorati intagli rinchiuse, ornano le quattro faccie dei medesimi.

Primieramente nel pilastro sulla dritta, andando verso l'Altar maggiore s'incontra il S. Filippo Neri del celebre cortonese Pittore Pietro Berrettini. La reputazione di lui, e della sua [p. Contiene il terzo quadro un'antica Pittura sulla tavola di Francesco Benozzo Gozzoli fiorentino scolare di F. Giovanni Angelico da Fiesole.

Tommaso d'Aquino con gran numero di Dottori, che sono in Atteggiamento di disputare delle opere del Santo. Avvi il ritratto di Sisto IV. Tutti gli ornati d'intaglio, secondo il Baldinucci Furono ingegnosi lavori del nominato Domenico Riminaldi. Passando all'altro pilastro, chi si sente accender l'animo al sentimento del bello, venga a mirare la celebre S. Agnese le tre parti essenziali della pittura si riuniscono mirabilmente.

La tavola che porta le immagini degli Apostoli S. Sono ambedue figure di gran disegno, e son'espresse, ed atteggiate in vaga, e natural mossa. Tali prerogative unite al semplice piegar delle vesti destano l'idea del gusto raffaellesco, come ne giudicarono il Cochin, ed altri intelligenti scrittori: Antonio da Padova dipinto in Roma dal commendato Pietro da Cortona.

Cade qui in acconcio di osservar quella parte di pavimento, che dinanzi al coro, e sotto la cupola resta. Finalmente merita lo sguardo dell'intendente per quanto la lontananza ne concede la Pittura a olio che la circolar [p. Il volto della celeste Regina fu da me osservato in vicinanza, ed attesto, che rende stupore per l'espressione, per la morbidezza della grandiosa maniera, e per l'amoroso finimento delle parti. La spesa dei ponti ascese alla somma di scudi ; la mercede stata assegnata per ordine del Gran-Duca di Toscana Riminaldi fu di scudi , e dall'una, e dall'altra somma resulta l'intiera spesa di scudi.

Il pregio dell'opera, e il decoro di quella Basilica meritano ogni cura perch'un maggior guasto non ne derivi. I quattro Evangelisti nei peducci, e le altre pitture a fresco fatte furono [p. Resta appeso nel mezzo della Chiesa un rotondo antico lampadario in bronzo con putti in tondo rilievo, che sembrano reggerlo in giro. La tradizione vegliante nell'archivio capitolare ne attribuisce il getto, e l'intiera esecuzione a un certo Vincenzo Possenti pisano l'anno Non tralascio di opportunamente accennare la seguente notizia, che denota la ricchezza, e la magnificenza di quei tempi.

Giovanni, e del Campo Santo una fascia ricca di rare pietre cingeva esternamente le mura della Chiesa, e che simboleggiava la Cintura della Madonna. Fan fede al racconto i sostegni di ferro tuttora esistenti, e una parte di essa, che povera, e nuda nel palazzo dell'opera sempre si conserva Il Dipintore Pietro Sorri nel divisato suo quadro la espresse.

Ranieri a rincontro del campanile. Varie sacre istorie vi sono scolpite su quel far goffo volgarmente chiamato greco o gotico antico. Elleno sono ordinate in dodici reparti per imposta. Formano la seconda fila la presentazione al Tempio, la fuga in Egitto, Erode, che ordina la strage, ed il battesimo di N. In terza fila vedesi Cristo tentato dal Diavolo, la trasfigurazione di lui, il resuscitato Lazzaro, e l'ingresso in Gerusalemme.

Segue del medesimo la lavanda, la cena, la presa nell'orto, e la Crocifissione; e finalmente la discesa all'inferno, il sepolcro di lui, l'Ascensione, e la morte della Madonna. Alcuni di quegli che son del secondo parere vogliono, che da Gerusalemme, e da altre orientali spiagge fosse dai Pisani condotta; ed una tale opinione avvalorano coll'esempio, che circa all'anno sotto Alessandro II. Altri, ed il Ciampini fra questi opinano, che ella nel secolo XII.

Il Marmo destinato a servir d'architrave alla predetta porta ricco di sopraffino intaglio ci assicura che avanzo illustre egli fu di antico epistilio. Debbo qui far menzione, che sopra di esso per attestato del Vasari stava un gruppo di quattro statue di marmo di mano del nostro Giovanni. Erano dic'egli, una N. Donna, l'Imperatore Enrico da un lato, dall'altro una femmina con due bambini figurata per Pisa, e ne riporta alcuni versi impressi nelle respettive basi: Noteremo di passaggio che i sedili di marmo a questa parte intorno ornati furono dall'architetto, forse sull'accennato [p.

Sol per appagare i curiosi menzion' faremo del simulacro di David che sebbene mal concio sta sempre in atto di giuocar la cetra. Nuovissime, e significanti traslocazioni or ci convien narrare. Anche il Vasari, il Tronci, i Gori ed altri le pubblicarono. Villani, e il P. Silvano Razzi presero errore forse per l'equivoco della prima iscrizione asserendo che la Contessa Matilde avesse in Pisa il sepolcro mentre lo ebbe nella Chiesa di S.

Benedetto da lei edificata presso Mantova. Di altra traslocazione ci fa saper la colonna che sull'imbasamento del Tempio presso l'esterior parte della cappella di S. Vedova del suo bel vaso che ambiva di sostenere onde servir con esso all'ornato esterno del grand'edifizio, contro di me mal'accorta si sdegna, quasi che non iscrivere nella prima edizione: Si contenti frattanto che i Naturalisti ammirino in lei il bel granito minuto orientale che la compone, e non il marmo bianco, come il de la Lande erroneamente ascrisse. Dicesi che fosse ritrovato sotto terra nel fare i fondamenti del Tempio, e che quivi fin dall'epoca si collocasse, avendosi riguardo a un certo preteso ornamento, e non all'intrinseco pregio del medesimo.

Il Roncioni scrisse nel terzo libro delle sue storie, che fu collocato dai Pisani par magnifico ornato del loro Tempio un Ippogrifo di bronzo tutto intagliato da lettere Egiziache. Giusto mi parve di levar con l'argilla il modello di ciascuno di essi, e mediante il disegno esibirli nel rame, [p. Nel nostro rame pertanto Tav.

Tutti questi ornamenti son condotti minutamente, e con incredibil fatica d'intersecate linee. Attese le quali cose escluso il [p. Se poi un tal Monumento fosse ritrovato in Pisa negli scavi di antico edifizio, come dissi esser voce, o se da' Pisani trasportato fosse da esteri paesi con altre anticaglie, di che adornano il Tempio, poco interessa. Al nostro assunto appartiene i far menzione di alcuni marmi scritti, che si trovano inseriti confusamente con gli altri nelle esterne mura dell' edifizio. Dalla rozzezza degli scalpellini che adoprano a capriccio, e che spietati ruppero simili pietre a gran danno dell'Antiquaria prese motivo il citato Bianconi di accusar di barbarie, e di niuna erudizione i Pisani.

Ecco i caratteri trascritti con quel disordine che trovasi negli archetipi marmi. Nell'ante-pilastro in angolo verso il campanile si legge. Nel medesimo luogo son le seguenti lettere poste a rovescio AR. Voltando si trova I. Ella sembra de' tempi romani, ma per essere stato il marmo barbaramente rotto da tutte le parti per quivi adattarlo, eccettuati i soli nomi di Marcello, e d'Albino, le altre [p.

Passata la tribuna maggiore nella faccia settentrionale del gran pilastro in angolo sta scritto in bellissimi caratteri cubitali. Osserva saviamente il P. Non molto distante dall'ultimo allegato frammento si trova scritto in un marmo posto a rovescio da que' buoni maestri IMP. Seguitando il giro esterno della Basilica non ometto di far memoria di un iscrizione de' bassi tempi incisa in un candido [p.

Il marmo, quantunque penetrato da macchie provenienti dal musco, sembra statuario, ed ha la grana simile a quella del marmo di Carrara. Egli dalla inferior parte intera con zoccolo, e sua cornice, e dalla forma di uno dei lati comparisce una porzione di un piedistallo, sopra di cui dovette riposare la statua, alla quale si riferiva l'allegata iscrizione. Ecco un nuovo argomento chiaro, e plausibile delle sculture, che ornavano Pisa rispettabil Colonia de' Romani. Altri caratteri sono scolpiti in alto nel medesimo pilastro entro la riquadratura [p.

Sono i seguenti da me ricopiati con esattezza. Il ritrovamento di questa nuova iscrizione fa, che l'altra ancora da me scoperta, ed accennata alla pag. Della spiegazione di questa ne lascio ad altri l'impegno. Due iscrizioni de' tempi di mezzo sono scolpite nella parte meridionale dell'ante-pilastro della facciata. Indica la prima il tempo in cui furon fatte le gradole di marmo intorno al Duomo. Alcune brevi inscrizioni, e semplici abbreviature, che si leggono presso i sedili son tutte de' bassi tempi, e si referiscono alle arche sepolcrali gentilesche, quando erano quivi collocate, ad oggetto di racchiuder le ossa dei trapassati Cristiani: Simile comparisce nella posterior parte dintorno al semicerchio della tribuna maggiore verso Oriente.

Pilastri quadrati sono in tutti gli angoli giusta le buone regole: Le cornici andanti, che circondano tutta la fabbrica, ed altre modanature sono intagliate sul gusto antico. I capitelli son di scultura, e la maggior parte antichi. Uno fra gli altri nella tribuna volta a settentrione in vece delle prime foglie porta espresse due colombe per facciata, che appoggiano il becco sul fiore di mezzo. Finalmente tre semicerchi chiudono con vaghezza le tre parti estreme della proporzionata croce. Le colonne sono Otto Corintie addossate si alzano dal piano a sostener nove arcate rotonde, e di buona proporzione.

Essendo isolate, e dalla parete equidistanti formano una rotonda loggia. Tutte queste parti varie, ma ben disposte, ed unisone fra loro son nuove prove dell'altrove esposta, ed ammirata cognizione del nostro Buschetto, rara in quel tempo. Anche da lungi compariscono le vaghissime pietre [p.

Ella posa sopra un largo imbasamento di figura ottangolare ben ideato dall'Architetto per evitar l'inconveniente di far nascere dal tetto la gran mole.

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Il solo Dempstero ascrive il tempo del prefato censo all'anno E se la Patria di benemerenza, a cui aveva ambito, scevro fin qui mi rende per quelle ordinarie combinazioni, che lo stato felice e disgraziato dell' uomo costituiscono, voglio anche prudente speranza nutrire, che la medesima mi si debba mostrar grata in appresso. Questo prezioso dono del Patriarca [p. Tanto in questa, quanto nell'altra facciata le cartelle, che ornano i piedistalli portano scolpiti i seguenti caratteri:. Egli si presenta con aria di magnificenza, con istruttura nobile, e nuova, con ben intesa elevazione, e proporzionata sveltezza, che dal suo punto senza dissonanza grata trionfa.

Sopra di esso comparisce una loggia formata circolarmente da un ordine di 48 sottili colonne sostenenti un ornato di piramidi, e di arabeschi. La pianta del lastricato inferiore [p. Marco di Venezia niuna ve n'ha nell'Italia che la pareggi, e la superi. Tiraboschi diviso e quello di molti accreditati Scrittori di Belle Arti. Di travi d'abeto, e piombo per le coperte de' tetti. Scudi Si ritrova nel libro mss. Visita fatta l'anno alla pianura pisana esistente nell'archivio del soppresso Uffizio de' Fossi di Pisa la seguente notizia, che sembra opportuna riportarsi a questo luogo.

Nell'anno essendo restaurata la Chiesa, il prodotto di tale aumento per il rimanente del decennio fu rivolto in benefizio dell'Uffizio de' Fossi di Pisa. Ragion vuole che si tratti or leggermente di quell'Arte a cui ci dovremo molto applicar di buon grado nel sec. L'adottarono i Milanesi, ma sullo spirar del medesimo per ornar di figure il sepolcro del B. Siccome oltre agl' innumerabili intagli chiaro si vede che alcune teste, rosoni, maschere, e simili ornati far si dovettero da quegli Scultori per supplire alla mancanza dei pezzi antichi.

Ma nel secolo venturo ben gli ravviseremo dar di mano col massimo impegno ad esercitarla. Un certo Ludio tra questi ebbe gran nome. I Fabj, famiglia d' illustre lignaggio, di Pittori il sopranome portarono; ed il Tempio della salute, che il fuoco sotto Claudio distrusse, fu dipinto nell'an. Plinio stesso, dopo aver esaltati i Corneli e gli Acci Prischi principalmente, e dopo aver detto che alcuni Imperatori onoranza dettero a egregie pitture si esprime nel trentesimo quinto libro: Hactenus dictum sit de dignitate artis morientis.

E se alcuni scrittori pensarono al [p. Anche al tempo dei Goti dimostra l'ultimo di essi che pitture, e musaici si facessero. Tiraboschi appena ritrova nel Papa Formoso un protettore, che scontraffatta nella Basilica di S.

Pisa illustrata nelle arti del disegno

Lorenzo di Firenze fatto scrivere nel secolo XI da Giov. Abate camaldolese [p. Anche due sacri arredi tutti tessuti in oro con figurine ed arabeschi nell'indicato giorno si mostrano. Le monete, e i sigilli in cera, ed in metallo, ove si trovano figure d'uomini, e d'animali, danno pure un'idea del far di quel tempo, di che avremo luogo altrove di far parole. Allo spirar di questo secolo spettavan' elleno in parte, ed altre al susseguente.

Notai gli uomini sempre inferiori agli animali piuttosto tollerabili. Paolo nella lettera P del codice secondo era con occhi spiritati; e di due solo colori rosso, e giallo avea la carnagione. Nulladimeno nel caos delle recenti variazioni qualche pittura molto idonea al nostro assunto nei monastici abituri stavasi nascosta. Salti questa finestra 2 Volumi. II derivati e suffissi toponomastici. Soffici, Kubilek e scritti di guerra 2. Canti Goliardici Medievali 2 voll.

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